I Kraftwerk, per chi non li conoscesse, sono i pionieri della musica elettronica nel mondo. La rivoluzionaria band tedesca continua a mescolare gli altri mondi con quello della musica e questa volta lo fa con un tour incredibile, da vivere con gli occhialini 3D indossati. Scopriamolo insieme.
Kraftwerk: i pionieri dell’elettronica
Gli amanti del genere conosceranno la storia della band che ha rivoluzionato il mondo della musica, presentandosi prepotentemente con un nuovo genere: l’elettronica.
I Kraftwerk nascono negli anni ’70 a Dusseldorf. La band è composta da Ralf Hutter, Henning Schmitz, Fritz Hilpter e Falk Grieffenhagen. Sin dai primi anni ’70 hanno iniziato a sperimentare con un mondo totalmente nuovo, mescolando la musica all’elettronica, alla robotica e ad altre tecnologie.
Conosciuti per i loro paesaggi sonori e per la loro sconfinata fiducia per l’interazione tra l’uomo e la macchina. Negli ultimi anni la loro arte è stata ospite del MoMa. Nel 2014, Ralf Hutter, fondatore della band, è stato insignito del Grammy alla carriera. Nel 2018 è stata la volta del Grammy per il miglior album di musica dance ed elettronica.
Inoltre, negli ultimi anni la band sta rispolverando i vecchi successi dei primi anni in chiave high tech.
Come la band tedesca ha predetto il futuro
Fare musica elettronica negli anni ’70 non era facile e la band è stata rivoluzionaria in questo settore. Ma non solo, i Kraftwerk hanno sempre creduto nell’integrazione tra uomo e macchina, prevedendo, nelle loro canzoni, un futuro che si è rivelato essere veritiero.
Il 30 aprile del 1981 usciva “Computerworld”, un brando che prevedeva un futuro computer centrico, non molto diverso dal nostro presente.
In quegli anni i computer si stavano lentamente diffondendo, ma ancora non si sapeva che sarebbero entrati nelle case di ognuno di noi.
Ancor prima, nel 1978, pubblicarono il brano Die Robot, predicendo robot in grado di muoversi e ballare da soli. La cultura dei robot esisteva già, ed era già presente nella letteratura e nel cinema, ma il brano dei Kraftwerk fu comunque rivoluzionario e visionario.
Kraftwerk: un tour in 3D
Decenni dopo non si sono ancora stancati di anticipare il futuro e di utilizzare nuovi approcci alla musica, per sdoganarla dalla sua visione classica.
Con quest’ultimo tour hanno osato e sperimentato più che mai, arrivando ad organizzare un tour in 3D, in collaborazione con Giorgio Moroder.
La scorsa primavera l’esperimento della band è arrivato in Italia, dove ha fatto quattro date sold out! E adesso si preparano al prossimo passo, continuando a sorprendere e a rivoluzionare.
L’esperienza tra musica e arte
Chi ha avuto la fortuna di vivere quest’esperienza, a metà tra musica, arte e fantascienza, è entrato in sala e ha indossato un paio di occhialini 3D.
Solo così si sono potuto ritrovare catapultati in un mondo parallelo: il pianeta dei Kraftwerk.
È come entrare nella mente dei pionieri dell’elettronica. Volete sapere cosa c’è nella mente dei Kraftwerk? Il mondo della band tedesca è fatto di paesaggi sonori e futuristiche rappresentazioni della robotica e della tecnologia.
In primo piano la band in concerto. Alle loro spalle ci sono le immagini proiettate in tridimensionale. La presentazione può sembrare alquanto minimalista, ma la loro musica accompagnata dalle immagini in 3D che “escono” dal background e si protraggono verso di noi che quasi pensiamo di riuscire a toccarle, fanno senza dubbio la differenza.